Commentate in tantiii <3
lunedì 9 settembre 2013
venerdì 6 settembre 2013
Gli uomini e la danza ♥
L’ÉTOILE MASSIMO MURRU RACCONTA LA SUA CARRIERA TUTTA DA INCORNICIARE
di Roberta Bezzi
Più facile per gli uomini o per le donne emergere nella danza? Da sempre, i primi sono meno numerosi nelle scuole e accademie di danza rispetto alle seconde. Questo può essere un vantaggio o meno, dipende dai punti di vista. Per l’étoile Massimo Murru, come per tanti ragazzi, l’approccio alla danza è stato del tutto casuale. Ignaro di tutto, a dieci anni, il padre lo accompagnò alla scuola di ballo della Scala per passare le selezioni. La motivazione era una sola: la danza poteva essere un buon metodo per irrobustirne il fisico gracile. «Ero molto incosciente in quel periodo e non mi ponevo grosse domande. Facevo già calcio e mi capitava di ballare solo nei momenti ricreativi ma, anche dopo che sono stato preso alla Scala, non ho avvertito il peso del percorso che mi apprestavo a intraprendere. Tutto mi sembrava naturale - ha ricordato l’artista milanese -. Solo ora mi rendo conto delle molteplici difficoltà che ho dovuto superare, soprattutto se rapportato ai tanti ragazzi che oggi credono di poter avere successo improvvisandosi ballerini. La rigida disciplina e l’obbligo della divisa ci sembravano qualcosa di altri tempi. Ho sempre fatto con impegno ciò che mi veniva richiesto ed è stato, solo in un secondo momento, che mi sono realmente appassionato: quando ho capito che questa sarebbe stata la mia strada. Non mi sono mai sentito particolarmente dotato o, come si suol dire, baciato da Tersicore e, per la mia famiglia, il mio successo è stato una sorpresa». Dopo essersi diplomato nel ‘90, è entrato a far parte del Corpo di Ballo, diventando primo ballerino nel ’94 quando è stato l’interprete principale in Histoire de Manon di K. Mac Millan. Da allora ha interpretato i principali ruoli del repertorio classico (come: Schiaccianoci, Il lago dei cigni e La bella addormentata di R. Nureyev, etc.), oltre a essere stato protagonista in numerosi spettacoli, tra cui La vedova allegra di R.Hynd con Carla Fracci e Susan Jaffe. Decisivo per la sua carriera è stato l'incontro con Roland Petit che lo ha scelto come interprete per la sua Carmen alla Scala. Da quell’esperienza, infatti, è nato un sodalizio artistico che ha portato alla creazione di Cheri al fianco di Carla Fracci. Oltre al Teatro alla Scala di Milano, molti sono i teatri che lo hanno ospitato: Covent Garden di Londra, Opera di Parigi, Deutsche Oper di Berlino, Colon di Buenos Aires, Opera di Marsiglia, Opera di Cittá del Messico, Opera di Roma, Arena di Verona, San Carlo di Napoli, etc. Una carriera costruita passo dopo passo. «Entrare nel corpo di ballo dopo la scuola è stato un passaggio naturale, ma anche un motivo di orgoglio. Mi reputo fortunato per le tante persone che hanno creduto in me: a cominciare da Elisabetta Terabust, per continuare con Petit e naturalmente Carla Fracci, anche se la lista dei nomi sarebbe molto più lunga. Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e mi ha trasmesso emozioni che ho fatto mie». Ma, essere un uomo in una scuola in cui la maggior parte degli allievi sono di sesso femminile, rende più facile il cammino verso il successo? «Forse, può essere un vantaggio all’inizio – ha illustrato Murru -. Alle ragazzine si chiede sin da subito di avere tutti i requisiti fisici che secondo l’immaginario collettivo sono propri delle ballerine: essere diafane, un bel collo del piede, un fisico longilineo, etc. I maschi non vivono l’incubo, soprattutto psicologico, di indossare il tutù, della gamba che non si alza come si deve, etc. Un ragazzo che decide di fare il ballerino viene preso un po’ alla leggera e, proprio per questo, ha più tempo per dimostrare di avere le qualità per fare questa professione. Ma, oggi, non è più così: ora anche i ragazzi devono avere caratteristiche fisiche più precise. E pensare che il mestiere del ballerino consista solo nello stare dietro alle ballerine non corrisponde più a verità. Molto dipende da ciò che si vuole fare. Alla base ci deve essere una buona scuola, altrimenti al massimo si arriva ad “Amici”». Qual è dunque il rovescio della medaglia, ossia in cosa i ragazzi sono svantaggiati rispetto alle ragazze? «Paradossalmente, per una donna è più facile essere notata – prosegue l’étoile -. In un gruppo di trenta o quaranta ragazze, quella che ha più personalità spicca subito. Per i ragazzi non funziona così. Anche sulla base della mia esperienza all’estero, posso dire che proprio perché meno numerosi i ballerini hanno qualità maggiori». Secondo Murru, c’è molto da fare anche nell’ottica di una migliore promozione della cultura della danza in Italia, dato che “malgrado i teatri siano pieni non lo è per un interesse reale ma per amore della mondanità, a prescindere da chi sale sul palcoscenico”. «Fare danza come un passatempo va benissimo se l’idea appunto è quella del passatempo. Ma, se si vuole affrontare la danza come una professione cambia tutto: meglio un ottimo medico che un pessimo ballerino – ha sottolineato Murru -. I presupposti per farcela sono una scuola d’eccellenza, passione, impegno, serietà. Riuscire a fare questo lavoro è il risultato di più componenti e ai giovani consiglio di provarci ma non a tutti i costi, altrimenti il rischio è l’infelicità. A undici/dodici anni, è difficile rendersi conto di ciò che si diventerà ma, strada facendo, occorre fare i conti con se stessi e con i propri limiti per poi decidere liberamente». Massimo Murru è uno che ce l’ha fatta, uno senza rimpianti, abituato a vivere volta per volta senza progetti troppo a lungo termine.
di Roberta Bezzi
Più facile per gli uomini o per le donne emergere nella danza? Da sempre, i primi sono meno numerosi nelle scuole e accademie di danza rispetto alle seconde. Questo può essere un vantaggio o meno, dipende dai punti di vista. Per l’étoile Massimo Murru, come per tanti ragazzi, l’approccio alla danza è stato del tutto casuale. Ignaro di tutto, a dieci anni, il padre lo accompagnò alla scuola di ballo della Scala per passare le selezioni. La motivazione era una sola: la danza poteva essere un buon metodo per irrobustirne il fisico gracile. «Ero molto incosciente in quel periodo e non mi ponevo grosse domande. Facevo già calcio e mi capitava di ballare solo nei momenti ricreativi ma, anche dopo che sono stato preso alla Scala, non ho avvertito il peso del percorso che mi apprestavo a intraprendere. Tutto mi sembrava naturale - ha ricordato l’artista milanese -. Solo ora mi rendo conto delle molteplici difficoltà che ho dovuto superare, soprattutto se rapportato ai tanti ragazzi che oggi credono di poter avere successo improvvisandosi ballerini. La rigida disciplina e l’obbligo della divisa ci sembravano qualcosa di altri tempi. Ho sempre fatto con impegno ciò che mi veniva richiesto ed è stato, solo in un secondo momento, che mi sono realmente appassionato: quando ho capito che questa sarebbe stata la mia strada. Non mi sono mai sentito particolarmente dotato o, come si suol dire, baciato da Tersicore e, per la mia famiglia, il mio successo è stato una sorpresa». Dopo essersi diplomato nel ‘90, è entrato a far parte del Corpo di Ballo, diventando primo ballerino nel ’94 quando è stato l’interprete principale in Histoire de Manon di K. Mac Millan. Da allora ha interpretato i principali ruoli del repertorio classico (come: Schiaccianoci, Il lago dei cigni e La bella addormentata di R. Nureyev, etc.), oltre a essere stato protagonista in numerosi spettacoli, tra cui La vedova allegra di R.Hynd con Carla Fracci e Susan Jaffe. Decisivo per la sua carriera è stato l'incontro con Roland Petit che lo ha scelto come interprete per la sua Carmen alla Scala. Da quell’esperienza, infatti, è nato un sodalizio artistico che ha portato alla creazione di Cheri al fianco di Carla Fracci. Oltre al Teatro alla Scala di Milano, molti sono i teatri che lo hanno ospitato: Covent Garden di Londra, Opera di Parigi, Deutsche Oper di Berlino, Colon di Buenos Aires, Opera di Marsiglia, Opera di Cittá del Messico, Opera di Roma, Arena di Verona, San Carlo di Napoli, etc. Una carriera costruita passo dopo passo. «Entrare nel corpo di ballo dopo la scuola è stato un passaggio naturale, ma anche un motivo di orgoglio. Mi reputo fortunato per le tante persone che hanno creduto in me: a cominciare da Elisabetta Terabust, per continuare con Petit e naturalmente Carla Fracci, anche se la lista dei nomi sarebbe molto più lunga. Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e mi ha trasmesso emozioni che ho fatto mie». Ma, essere un uomo in una scuola in cui la maggior parte degli allievi sono di sesso femminile, rende più facile il cammino verso il successo? «Forse, può essere un vantaggio all’inizio – ha illustrato Murru -. Alle ragazzine si chiede sin da subito di avere tutti i requisiti fisici che secondo l’immaginario collettivo sono propri delle ballerine: essere diafane, un bel collo del piede, un fisico longilineo, etc. I maschi non vivono l’incubo, soprattutto psicologico, di indossare il tutù, della gamba che non si alza come si deve, etc. Un ragazzo che decide di fare il ballerino viene preso un po’ alla leggera e, proprio per questo, ha più tempo per dimostrare di avere le qualità per fare questa professione. Ma, oggi, non è più così: ora anche i ragazzi devono avere caratteristiche fisiche più precise. E pensare che il mestiere del ballerino consista solo nello stare dietro alle ballerine non corrisponde più a verità. Molto dipende da ciò che si vuole fare. Alla base ci deve essere una buona scuola, altrimenti al massimo si arriva ad “Amici”». Qual è dunque il rovescio della medaglia, ossia in cosa i ragazzi sono svantaggiati rispetto alle ragazze? «Paradossalmente, per una donna è più facile essere notata – prosegue l’étoile -. In un gruppo di trenta o quaranta ragazze, quella che ha più personalità spicca subito. Per i ragazzi non funziona così. Anche sulla base della mia esperienza all’estero, posso dire che proprio perché meno numerosi i ballerini hanno qualità maggiori». Secondo Murru, c’è molto da fare anche nell’ottica di una migliore promozione della cultura della danza in Italia, dato che “malgrado i teatri siano pieni non lo è per un interesse reale ma per amore della mondanità, a prescindere da chi sale sul palcoscenico”. «Fare danza come un passatempo va benissimo se l’idea appunto è quella del passatempo. Ma, se si vuole affrontare la danza come una professione cambia tutto: meglio un ottimo medico che un pessimo ballerino – ha sottolineato Murru -. I presupposti per farcela sono una scuola d’eccellenza, passione, impegno, serietà. Riuscire a fare questo lavoro è il risultato di più componenti e ai giovani consiglio di provarci ma non a tutti i costi, altrimenti il rischio è l’infelicità. A undici/dodici anni, è difficile rendersi conto di ciò che si diventerà ma, strada facendo, occorre fare i conti con se stessi e con i propri limiti per poi decidere liberamente». Massimo Murru è uno che ce l’ha fatta, uno senza rimpianti, abituato a vivere volta per volta senza progetti troppo a lungo termine.
mercoledì 4 settembre 2013
ELASTIBAND ♥
Buon Giorno Stelle <3
In questa foto ci sono tre Elastiband.
l’Elastiband è una banda elastica di straordinaria qualità, adatta per ogni tipo di allenamento, per la rieducazione, lo stretching ed in generale per tutte le attività di tonificazione.
La banda elastica, inoltre, si caratterizza anche per essere doppia, con cuciture che formano otto punti di presa, numerati da 1 ad 8, utili all’esecuzione degli esercizi.
Io l'ho comprato da poco ed è molto utile :3
In questa foto ci sono tre Elastiband.
l’Elastiband è una banda elastica di straordinaria qualità, adatta per ogni tipo di allenamento, per la rieducazione, lo stretching ed in generale per tutte le attività di tonificazione.
La banda elastica, inoltre, si caratterizza anche per essere doppia, con cuciture che formano otto punti di presa, numerati da 1 ad 8, utili all’esecuzione degli esercizi.
Io l'ho comprato da poco ed è molto utile :3
martedì 3 settembre 2013
La Danza in TV ♥
Buona Sera a tutte/i
Come state ? io bene , anche perchè oggi ho ripreso Danza *-*
Stasera ho una domanda da porvi ...
Siete soddisfatti della considerazione che la Danza ha in Tv o vorreste altri programmi televisivi che parlino della nostra amata ?
Commentate e poi vi dirò anche la mia. <3
Come state ? io bene , anche perchè oggi ho ripreso Danza *-*
Stasera ho una domanda da porvi ...
Siete soddisfatti della considerazione che la Danza ha in Tv o vorreste altri programmi televisivi che parlino della nostra amata ?
Commentate e poi vi dirò anche la mia. <3
lunedì 2 settembre 2013
martedì 27 agosto 2013
Buon Giorno :)
Buon Giorno Dancers , anche in mia assenza siete aumentati , non tantissimo , ma siete aumentati :)
Mancano sempre meno giorni per iniziare di nuovo danza , non vedo l'oraaa e voi ? <3
Mancano sempre meno giorni per iniziare di nuovo danza , non vedo l'oraaa e voi ? <3
venerdì 23 agosto 2013
Discussione.
Nel mondo della danza l'anoressia ha suscitato sempre molte discussioni.
Una statistica fatta al teatro alla scala dimostra che 1 ballerina su 5 è anoressica.
Per me la ballerina classica deve essere MAGRA MA NON ANORESSICA.
Essendo anoressica non avrebbe nemmeno la forza di Danzare !
Voi cosa ne pensate ?
Tanti commentiii <3
Una statistica fatta al teatro alla scala dimostra che 1 ballerina su 5 è anoressica.
Per me la ballerina classica deve essere MAGRA MA NON ANORESSICA.
Essendo anoressica non avrebbe nemmeno la forza di Danzare !
Voi cosa ne pensate ?
Tanti commentiii <3
giovedì 22 agosto 2013
Buon Giorno !
Buon Giorno Stelleeeeeeeee <3
Quanto siete aumentati *-*
Sono felicissima , ma lo sarei ancora di più se mi consigliaste qualcosa per il blog, commentate quì sotto ! <3
Quanto siete aumentati *-*
Sono felicissima , ma lo sarei ancora di più se mi consigliaste qualcosa per il blog, commentate quì sotto ! <3
mercoledì 21 agosto 2013
La Storia delle punte ! :3
Le scarpette da punta prendono origine intorno al 1700, quando venivano indossate da ballerini di sesso maschile.
Solo un secolo dopo vennerdo indossate anche dalle donne.
All'inizio le punte nn erano come le vediamo noi ora..erano fatte di legno, con un altissimo tacco ke faceva quasi stare il piede in punta cm oggi, e i lacci, che sn rimasti d'uso anche ai giorni nostri era indispensabile x tenere la scarpetta al piede xkè queste scarpette nn avevano la parte del tallone..progressivamente è andato perdendosi il tacco..sono diventate di tela e si sono avvicinate alla nostra idea di punte.
Maria Taglioni,nel 1832, ne La Sylphide fu la prima ballerina ad indossare le punte per l'intero balletto.
Ed è per questo che sono nate le punte..per dare l'idea di una ballerina eterea innalzata verso il cielo.
Solo un secolo dopo vennerdo indossate anche dalle donne.
All'inizio le punte nn erano come le vediamo noi ora..erano fatte di legno, con un altissimo tacco ke faceva quasi stare il piede in punta cm oggi, e i lacci, che sn rimasti d'uso anche ai giorni nostri era indispensabile x tenere la scarpetta al piede xkè queste scarpette nn avevano la parte del tallone..progressivamente è andato perdendosi il tacco..sono diventate di tela e si sono avvicinate alla nostra idea di punte.
Maria Taglioni,nel 1832, ne La Sylphide fu la prima ballerina ad indossare le punte per l'intero balletto.
Ed è per questo che sono nate le punte..per dare l'idea di una ballerina eterea innalzata verso il cielo.
Traguardo Raggiunto !
Raggiunte le 900 visualizzazioni , ora puntiamo a 100 !
Grazie mille ballerine/i siete fantastici :D <3
Grazie mille ballerine/i siete fantastici :D <3
Tattoo Danzante !
Buon Giornooo !
martedì 20 agosto 2013
Perchè i maschi che fanno danza classica molto spesso vengono chiamati gay anke se nn lo sono ?
Purtroppo viviamo in una societá omofoba e piena di pregiudizi!
molti dicono che la danza classica e' una danza un po' femminile ed e' formata da movimenti un po' leggiadri che pensano siano adatti solo ad una donna.
Di certo i ballerini maschi non sono gay come si crede!!!!
ballando e facendo danza classica si acquisisce un po di femminilità che per noi femmine è normalissimo per i maschi un po di meno ma non sono assolutamente gay !
il fatto che si pensi che tutti i ballerini uomini siano omosessuali è un pò come una leggenda metropolitana!
semplicemente il ragazzo che si avvicina alla danza è una persona che riesce a farsi trascinare sensibilmente dalle emozioni. ma ciò non significa avere movenze femminili ed essere effemminati!!
è ovvio che magari un "macio dal cuore di pietra" non riesca ad essere un ballerino, perchè per ballare bisogna sapersi emozionare e saper emozionare con il proprio corpo.
Inoltre la danza richiede grandi sforzi fisici, e alcuni passi possono farli bene soltato gli uomini proprio grazie al loro fisico!
la gente che non sa non distingue l'uomo sensibile da un uomo omosessuale!!
i ragazzi che scelgono di fare danza lo fanno perchè ne sono affascinati !
molti dicono che la danza classica e' una danza un po' femminile ed e' formata da movimenti un po' leggiadri che pensano siano adatti solo ad una donna.
Di certo i ballerini maschi non sono gay come si crede!!!!
ballando e facendo danza classica si acquisisce un po di femminilità che per noi femmine è normalissimo per i maschi un po di meno ma non sono assolutamente gay !
il fatto che si pensi che tutti i ballerini uomini siano omosessuali è un pò come una leggenda metropolitana!
semplicemente il ragazzo che si avvicina alla danza è una persona che riesce a farsi trascinare sensibilmente dalle emozioni. ma ciò non significa avere movenze femminili ed essere effemminati!!
è ovvio che magari un "macio dal cuore di pietra" non riesca ad essere un ballerino, perchè per ballare bisogna sapersi emozionare e saper emozionare con il proprio corpo.
Inoltre la danza richiede grandi sforzi fisici, e alcuni passi possono farli bene soltato gli uomini proprio grazie al loro fisico!
la gente che non sa non distingue l'uomo sensibile da un uomo omosessuale!!
i ragazzi che scelgono di fare danza lo fanno perchè ne sono affascinati !
Buona Sera !
Buona Sera Ballerini
quest'oggi non ci sono state molte visualizzazioni quindi spero che domani andrà meglio :)
Per quanto riguarda stasera come vogliamo trascorrere il tempo ?
Se avete voglia di parlare commentate questo post ed io aprirò la CHAT DANZANTE !
quest'oggi non ci sono state molte visualizzazioni quindi spero che domani andrà meglio :)
Per quanto riguarda stasera come vogliamo trascorrere il tempo ?
Se avete voglia di parlare commentate questo post ed io aprirò la CHAT DANZANTE !
Come sviluppare il collo del piede ?
Di che cosa avete bisogno:
- Pallina da tennis o pallina di Pilates (quelle con mille punte);
- Banda elastica per Fitness (io consiglio di resistenza medio-bassa per evitare tendiniti);
- Sbarra (o sedia se lavorate a casa);
Prima di iniziare con gli esercizi è bene riscaldare i piedi.
Io vi consiglio:
- 1 di sedervi per terra e di roteare le caviglie 5 volte in senso orario e 5 volte in senso anti-orario;
- 2 di andare alla sbarra (o alla sedia) e di fare 10 relevé in prima e 10 relevé in seconda.
Adesso siete pronti per iniziare gli esercizi per rafforzare ed allungare il collo del piede :)!
ESERCIZIO n°1:
Due mani alla sbarra (o sedia) in prima posizione.
Eseguite un plié. Mantenendo il plié andate in mezza punta. Rimanendo in mezza punta estendete le gambe. E tornate lentamente giù in prima posizione.
Ripetere 30 volte.
ESERCIZIO n°2:
Due mani alla sbarra (o sedia) in parallelo (sesta posizione).
Relevé. Alternativamente scendete dal relevé con un tallone e poi con l'altro.
(Lasciate che la gamba del piede che resta in relevé si pieghi naturalmente e spingete al massimo la mezza punta).
Ripetere 30 volte.
ESERCIZIO n°3:
Due mani alla sbarra (o sedia) in parallelo (sesta posizione).
Fate la mezza punta con il piede dx e spingete per estendere al massimo il collo del piede (il ginocchio si piegherà naturalmente).
Tornare in sesta e ripetere con il piede sx.
Ripetere 15 volte per piede.
ESERCIZIO n°4:
Evoluzione dell'esercizio 3.
Cominciate ad eseguire l'esercizio tre passando per la mezza punta ma adesso arrivate alla piena estensione del piede (punta).
Eseguire 15 volte per piede.
NB: non mettete tutto il peso del corpo sulla punta perché rischiate di farvi male e perché così facendo non aiutate i muscoli piede a rafforzarsi.
ESERCIZIO n°5:
Seduti a terra con le gambe estese in parallelo (sesta posizione).
Flex. Estendete il piede dx articolando lentamente la caviglia e passando prima per la mezza punta e poi per la punta. Tornare indietro dando la stessa importanza ad ogni passaggio.
Ripetere con il piede sx.
Ripetere 15 volte per piede.
ESERCIZIO n°6:
Evoluzione dell'esercizio 5.
Eseguite l'esercizio 5 ma questa volta avvolgendo una banda elastica intorno al piede.
Ripetere 15 volte per piede.
NB: è importante eseguire l'esercizio lentamente e articolando il più possibile il piede.
ESERCIZIO n°7:
Due mani alla sbarra (o sedia).
Prendete la pallina da tennis o di Pilates e mettetela sotto la pianta del piede dx.
Applicate una leggera pressione sulla pallina e lentamente cercate di far ruotare la pallina in modo da disegnare un rombo sotto la pianta del piede.
Ripetere a sx.
Ripetere a sx.
Eseguire 25 rombi per piede.
Spero di esservi stata d'aiuto! :)
Scrivete se ci sono domande, dubbi o perplessità per gli esercizi!
E fatemi sapere se vi sono stati utili!!!
Al prossimo post ! :D <3
- Angela.
Cosa volete che faccia ? :)
in questo post voglio chiedervi cosa volete che faccia ... tipo :
contattarmi in chat privata su fb , parlare qui nella chat danzante , se devo mettere foto rare sulla danza o video e tanto altro ...
Per farmelo sapere commentate questo post ! <3
Gioco Danzante !
In questo gioco dovrete indovinare delle parole di alcuni passi di danza classica che io metterò in disordine.
Per rispondere a questo quiz dovete lasciare un commento con la parola riordinata in modo giusto !
Chi arriverà a 5 punti rispondendo ai vari quiz avrà un premio :)
Ogni parola indovinata vale 1 punto.
Prontiii ?
VIAAA ! <3
Parola da indovinare : R E V E L E'
Per rispondere a questo quiz dovete lasciare un commento con la parola riordinata in modo giusto !
Chi arriverà a 5 punti rispondendo ai vari quiz avrà un premio :)
Ogni parola indovinata vale 1 punto.
Prontiii ?
VIAAA ! <3
Parola da indovinare : R E V E L E'
Il Pro-Arch ®
Il Pro-Arch®
è un attrezzo ginnico studiato per eseguire, in modo dinamico e controllato, esercizi di flesso-estensione che aumentino la flessibilità e la forza della caviglia e delle articolazioni del tarso e del metatarso.
Allo stesso tempo, vengono chiamate in causa anche le articolazioni del ginocchio e dell'anca, coinvolgendo la muscolatura anteriore e posteriore della gamba, nonché i flessori e gli estensori della caviglia e delle dita.Tenendo il ginocchio teso, è possibile fare esercizi d'allineamento fra la caviglia, il ginocchio e l'anca.
Il Pro-Arch® si conferma, a detta dei medici, fisioterapisti, atleti e ballerini, uno strumento importante specialmente in tutti quegli sport dove i motivi estetici sono importanti tanto quanto quelli funzionali: nella ginnastica artistica, nei tuffi, nel nuoto, nella danza, ecc.
Per avere un piede arcuato non esiste alcun attrezzo ginnico più specifico ed efficace del Pro-Arch®.
Per avere un piede arcuato non esiste alcun attrezzo ginnico più specifico ed efficace del Pro-Arch®.
I benefici nella prevenzione da infortuni: la funzione del Pro-Arch® è quella di allungare e rinforzare contemporaneamente muscoli e tendini oltre a potenziare le capacità articolari. Inoltre, aiuta a prevenire e/o ridurre i crampi, tendiniti, distorsioni. Il fine ultimo è ovviamente prevenire tutti quegli infortuni che derivano dalla debolezza e rigidità del piede.
Il Pro-Arch® è, in questo senso, un attrezzo completo per la prevenzione d'infortuni al piede e alla caviglia.
Il Pro-Arch® è, in questo senso, un attrezzo completo per la prevenzione d'infortuni al piede e alla caviglia.
Pointe Shoes !
Le scarpe da punta Grishko sono famose perchè non offrono solo comfort, supporto e funzionalità ma garantiscono eleganza e grazia nelle linee del piede del danzatore.
Le punte Grishko sono, a differenza di quelle di altre marche, interamente fatte a mano.
La tecnologia della manifattura permette agli artigiani di cucire attraverso tutti gli strati della scarpa rendendola forte e durevole.
Con la martellatura manuale del blocco in gesso, l'artigiano distribuisce la mescola all'interno, così da ridurre la formazione di grumi e rendere la pasta omogenea su tutti i lati per assicurare alle scarpe un perfetto bilanciamento.
La pasta usata è una miscela di soli materiali naturali e diventa flessibile e malleabile se esposta alle alte temperature e all'umidità.
Usando questi metodi, gli artigiani Grishko creano ogni singola scarpa con una perfetta attenzione ai minimi dettagli; questo rende la punta Grishko conosciuta e apprezzata in più di 70 paesi nel mondo.
Mascherina media, di forma a V, con base d'appoggio regolare.
La suola naturalmente curvata fornisce un supporto extra e dona una linea elegante.
E' una scarpetta ottima per piedi di forma affusolata, con dita corte e calcagno normale.
Livello: da intermedio a professionale
Suola: M-H-SH
Larghezza: XXX,XXXX
Mascherina medio-bassa con cordoncino di regolazione, più ampio volume interno in grado di dare un eccellente supporto senza essere costrittivo.
Suola di buona malleabilità e leggerezza cucita a macchina.
Livello: da principiante ad avanzato
Suola: M-H-SH
Larghezza: XXX,XXXX
La suola naturalmente curvata fornisce un supporto extra e dona una linea elegante.
E' una scarpetta ottima per piedi di forma affusolata, con dita corte e calcagno normale.
Suola: M-H-SH
Larghezza: XXX,XXXX
Suola di buona malleabilità e leggerezza cucita a macchina.
Suola: M-H-SH
Larghezza: XXX,XXXX
Fan Page Fb !
Questa è la mia fan page su fb dove ho pochissimi fans xkè mi hanno rubato la pagina originale dove avevo più di 7.OOO Fans ... :((
Fatemi aumentare pleaseeeeeeee ! <3
* Dance For Life * Pagina Riserva -
Fatemi aumentare pleaseeeeeeee ! <3
* Dance For Life * Pagina Riserva -
Buon Giorno !
lunedì 19 agosto 2013
Buona Sera Ballerini !
Taaaanti esercizi per migliorare l'apertura! :)
Se nn si ha una buona apertura è bene fare questi esercizi un pò alla volta! Non demoralizzarsi se nelle prime volte nn si riesce a farli tutti bene ... piano piano si riuscirà ad essere + elastici!
IMPORTANTEEEEE:
Questi esercizi li devi fare SOLTANTO dopo che ti sei riscaldata molto, ma molto bene. In tutti questi esercizi, una semplice raccomandazione: se senti dolore, diminuisci le varie aperture perché il dolore è una reazione del nostro corpo a qualcosa che non va bene. Quindi, non stare a sentire chi dice che più senti dolore meglio è... così facendo, rischi di farti male sul serio. E' facilissimo prendersi uno strappo o uno stiramento. Diverso è se senti tirare: allora puoi cercare di resistere, ma torno a ripeterti: fermati immediatamente se senti dolore. Un ultimissima cosa: dopo che ti sei riscaldata, non fare tutti questi esercizi tutti insieme per le prime volte.
ECCO GLI ESERCIZI
1) Siediti a terra e apri le gambe quanto più puoi. Lentamente scendi al centro senza piegare le gambe fino a toccare con la pancia a terra. Se non ce la dovessi fare,ti raccomando di farti spingere da qualcuno e arrivare almeno a sfiorare col naso a terra. devi comunque scendere sempre almeno due centimetri in più di quanto tu ce la faccia a scendere da solo. Questo ti serve per assicurare un allungamento più veloce e più benefico dei muscoli.
Devi tenere la posizione per almeno 30 secondi ed eseguire tre serie di discese.
Sempre a gambe aperte, poi devi scendere alternativamente sulle due gambe: 3 serie da 30 secondi.
2)Siediti a gambe unite distese in avanti: senza piegare le gambe scendi fino a toccare col naso sulle ginocchia.Anche qui, se non ce la fai e' necessaria una spinta che ti faccia arrivare almeno a sfiorare col naso le gambe. Ne devi fare sempre tre serie da 30 secondi.
3)Siediti a terra : una gamba distesa in avanti,l'altra piegata dietro ad angolo retto. Scendi sulla gamba distesa in avanti senza piegarla fino a toccare col naso sul ginocchio, magari con la solita spinta.Poi scendi indietro fino a toccare con la schiena a terra facendo rimanere aderente al pavimento la gamba piegata.
Cerca di farne quattro serie per gamba tenendo le posizioni per 40 secondi
4)Siediti a terra. Pianta contro pianta (dei piedi ). Avvicina quanto più puoi i talloni al bacino. Scendi al centro fino a toccare con la faccia a terra, con spinta se necessario,cercando di mantenere tutte le gambe aderenti al pavimento. 3 serie da 30 secondi (difficilino...vero ?)
5)Stenditi a terra. Fatti sollevare una gamba dritta;l'altra resta tesa a terra.Con la gamba sollevata devi fartela portare indietro finché il piede tocca terra dietro la tua testa:E' una specie di spaccata al rovescio. Questo esercizio e' molto importante e deve essere fatto sforzando al massimo la gamba che va dietro. Chiudi gli occhi spingi la gamba anche se senti dolore perché questo e' l'esercizio propedeutico alla buona riuscita della spaccata. Servono almeno cinque serie da un minuto completo di tensione. Sembra esagerato,ma i risultati non tarderanno ad arrivare. Continuiamo Forza
6)Stenditi a terra. Fatti sollevare tutte e due le gambe a 90 gradi e fattele aprire,forzando l'apertura e aiutandoti anche tu con le mani sulle caviglie. Questo esercizio e' propedeutico alla buona riuscita della spaccata frontale e ne devi fare cinque serie da un minuto. (non mi mandare a ... quel paese ).
7)In piedi,gambe diritte:afferra con le mani le caviglie e tira fino a portare il naso sulle ginocchia. 3 serie da 30 secondi sono più che sufficienti.
8)In piedi con le gambe aperte,afferra le caviglie e scendi al centro e sulle due gambe,sempre più che puoi. 3 serie da 30 sec.
9)In ginocchio.Una gamba distesa in avanti.Scendi col naso sul ginocchio senza piegarla. 3 serie da 30 sec
10)In piedi.Allarga le gambe. Scendi con le gambe(il bacino resta fermo) tenendo una gamba piegata,l'altra dritta. 3 serie da 30 per ogni gamba.
11)In piedi,gambe incrociate.Scendi in avanti fino a toccare terra con tutto il palmo delle mani tenendo dritta la gamba che sta dietro. 3 serie da 40 sec.
12)Alla sbarra,una gamba sulla sbarra.Scendi al massimo sia sulla gamba appoggiata,che su quella che rimane a terra.Cerca di realizzare una grande apertura tra la gamba a terra e quella poggiata sopra,meglio se maggiore di 90°
E adesso, come risultato finale prova a fare tutti e 3 i tipi di spaccata:frontale,sagittale destra e sinistra.
Per la centrale devi trasferire tutto il peso del corpo (anche se sei leggera,ovvio ) sulle gambe per allargarle e cercare di tenerle quanto più allargate puoi anche per 2 o 3 minuti. Provaci per cinque volte.
Lo stesso discorso vale per le spaccate sagittali. Devi però stare bene attenta che la gamba di dietro scenda in linea con quella davanti.Spesso infatti la gamba di dietro scende storta e si ha l'impressione di aver fatto bene la spaccata. Invece e' molto sbagliato e si rischia di assumere una conformazione sbagliata negli esercizi sulle punte.Anche le spaccate sagittali le devi provare almeno cinque volte forzando la discesa per circa 3 minuti.
E ancora, puoi provare:
13)Stesa a terra,gambe piegate con i talloni vicino al sedere. fatti allargare le gambe cercando di tenere sempre i talloni vicino al sedere.Quando le ginocchia toccano terra... l'apertura e' completamente eseguita
14)Siediti a terra;una gamba distesa un avanti;l'altra deve essere piegata in modo da avere la parte che va dal bacino al ginocchio in linea con l'altra gamba, e la parte che va dal ginocchio al piede piegata al di sotto della coscia con la pianta del piede che tocca il sedere; e' come se ti volessi sedere sulla gamba piegata. Dopodiché devi scendere col busto sulla gamba distesa,senza piegarla e toccare col naso sul ginocchio facendo aderire tutto il corpo alla gamba. Ne devi fare almeno tre serie rimanendo per 50 secondi con la testa sul ginocchio. Poi devi scendere all'indietro,stenderti fino a poggiare la schiena a terra sempre con la gamba piegata sotto il sedere. anche in questo caso devi rimanere in questa posizione tre volte per 50 secondi.
15) Ora, se hai a disposizione una spalliera, eccotene altri:adesso cercherò di illustrarti un po’ di
stretching da fare lì vicino, per migliorare ancora di più l'apertura e
l'alzata delle gambe. Comincia a poggiare una gamba sul gradino più alto
possibile, formando un angolo tra le due gambe maggiore di 135°; scendi
piegando il ginocchio della gamba poggiata a terra in modo da ampliare
l'angolo tra le due gambe, poi risali. Fai questo per 30 volte, con tre
serie da 30 per ogni gamba.
16)Stessa posizione scendi col naso prima sulla gamba poggiata sulla spalliera
e poi su quella piegata a terra. Resta ferma per 50 secondi facendo aderire
tutto il bacino alle gambe; ripeti l'esercizio almeno tre volte per gamba.
Quando riesci a farlo senza problemi sali di uno scalino; l'angolo tra le
due gambe sarà più ampio e ripeti i due esercizi che ti ho detto. Alla fine
ti dovrà riuscire una specie di spaccata verticale, con tutte e due le gambe
che toccano la spalliera. L'apertura sarà allora completa.
17)ora; schiena alla spalliera, gambe unite: afferra con le mani il gradino che
sta più in basso, insomma il primo gradino;tira a te il corpo fino a toccare
con il naso e il corpo sulle ginocchia. Resta ferma almeno 50 secondi, per
tre volte.
Lo stesso lo devi fare a gambe divaricate.
18)Ora poggia una gamba piegata all'indietro sul gradino più alto che riesci a
raggiungere, e porta il corpo ad aderire alla gamba tesa poggiata a terra.
Anche qui 30 serie per gamba con tensione di 50 secondi.
19)Spalle alla spalliera, fatti sollevare la gamba dritta e in linea col corpo
finché arriva al naso. Rimano ferma per 3 serie, anche più di un minuto per
gamba.
20)Prova a fare la spaccata frontale appoggiando le mani alla spalliera e
verificando che l'apertura delle gambe sia sempre parallela al primo
gradino.
21)Seduta a terra ripeti gli esercizi di stretching a gambe unite,divaricate e
con una gamba piegata dietro tirandoti però con l'aiuto delle mani che
afferrano il primo gradino.
E poi ancora...
22)In ginocchio, col cul..ehm il sedere vicino ma non poggiante sulle caviglie allarga le ginocchia e la parte superiore delle gambe fino a scendere con le gambe a terra. E' una specie di spaccata frontale con le gambe piegate. Porta tutto il peso del corpo sulle gambe per allargarle.
23)Stesa a terra,gambe piegate con i talloni vicino al sedere. fatti allargare le gambe cercando di tenere sempre i talloni vicino al sedere.Quando le ginocchia toccano terra... l'apertura e' completamente eseguita
24)Siediti a terra;una gamba distesa un avanti;l'altra deve essere piegata in modo da avere la parte che va dal bacino al ginocchio in linea con l'altra gamba, e la parte che va dal ginocchio al piede piegata al di sotto della coscia con la pianta del piede che tocca il sedere; e' come se ti volessi sedere sulla gamba piegata. Dopodiché devi scendere col busto sulla gamba distesa,senza piegarla e toccare col naso sul ginocchio facendo aderire tutto il corpo alla gamba. Ne devi fare almeno tre serie rimanendo per 50 secondi con la testa sul ginocchio. Poi devi scendere all'indietro,stenderti fino a poggiare la schiena a terra sempre con la gamba piegata sotto il sedere. anche in questo caso devi rimanere in questa posizione tre volte per 50 secondi.
25)Su un fianco porta una gamba in alto e fattela spingere fino a farla arrivare dietro la testa. tra le due gambe si formerà un angolo maggiore di 180 gradi. E' ancor più di una spaccata.
- Angela
- Pointe Shoes.
Che tipo di punte usate e da quanto tempo ?
Per rispondere lasciate un commento quì sotto :3
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ecco quì questa è l mia pagina fan di facebook purtroppo devo farla ancora crescere perchè mi hanno rubato la precedente in cui avevo più di 7.OOO Fans :'(((
Aiutatemi a crescereee <3
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Struttura delle punte !
La punta è formata da tre parti principali:
La parte esterna è ciò che noi vediamo: ricopre il piede ed è in raso o raramente in tela (ormai in disuso). La parte estrema della punta prende il nome dimascherina interna, la cui altezza dipende dalla morfologia del piede, così come per il tallone e la mascherina esterna, che devono anch'essi essere adattati al piede.
Per fare in modo che il piede aderisca meglio al tallone, solitamente si aggiunge un elastico che circonda la caviglia, tenendo la calzatura ben salda al piede.
Per fare in modo che il piede aderisca meglio al tallone, solitamente si aggiunge un elastico che circonda la caviglia, tenendo la calzatura ben salda al piede.
- Mascherina
È la parte della scarpina che dopo le varie fasi di lavorazione risulta più dura rispetto al resto. Questo comprende anche l'appoggio ossia la punta della scarpa. La cosiddetta "mascherina" può essere più o meno alta rispetto al piede, e ciò dipende dalla forza della ballerina e da quanto il collo del piede è arcuato (meno è arcuato, più la mascherina sarà bassa per permettere che il peso si sposti più in avanti, mentre chi ha molto collo del piede, grande pregio in un ballerino, necessita di una mascherina più alta). Solitamente viene fatta in tela o carta imbevute di resine speciali, e in alcuni rari modelli (scarpette lavabili in lavatrice) anche in sottile vetroresina. Non sono fatte di gesso, in quanto si frantumerebbero in breve tempo. Tuttavia alcune ballerine dopo che la scarpetta diventa troppo usurata, ne martellano la punta e tolgono il legno della suola, per poi usarle come normali scarpette da lezione. La punta della mascherina è piatta, in modo da permettere un buon equilibrio, e salendo correttamente sulle scarpette si deve sentire l'angolo che la parte piatta crea. Quando non è più percepibile, è buona norma cambiare le scarpette.
- Soletta
La soletta sostiene il piede ed è di varie consistenze: la soletta esterna nelle punte di buona qualità tecnica è in cuoio cucito internamente grazie ad appositi macchinari (le cuciture esterne non ci sono ma sono internamente visibili), mentre la soletta interna (shank) è composta da una combinazione di cartone pressato e/o altri materiali tipo cuoio o ultimamente in materiali plastici. Solitamente è composta di una lamina di legno. Per questo, per piegare le scarpette prima del primissimo utilizzo, è consigliabile tenerle mezz'ora su un termosifone: così il legno si ammorbidirà e modellerà opportunamente, fornendo al piede il miglior conforto. Quando la soletta diventa troppo flessibile per l'usura è necessario sostituire immediatamente le scarpe in quanto la discesa dalla punta può causare slogature alla caviglia.
- Nastri
I nastri in raso che caratterizzano queste calzature vengono venduti staccati dalla scarpa vera e propria, e vanno attaccati al bordo delle scarpette dalla ballerina, regolati in base all'anatomia del proprio piede. Possono essere in raso (esteticamente più belli, ma non è raro che i nodi fatti per legarli possano scivolare compromettendo l'esecuzione), oppure innylon(meno scivolosi, ma opachi). I nastri sono legati correttamente quando passano sul collo del piede incrociandosi una volta soltanto, e poi fanno un giro ciascuno attorno alla caviglia per andare a legarsi dietro o all'interno. Non bisogna lasciarsi ingannare dalla comune credenza che i nastri vadano legati fino al ginocchio. Vanno legati stretti perché la loro funzione non è solamente estetica: servono a costringere il piede a scendere dalla punta facendo un determinato percorso, questo trattenere la caviglia limita il rischio di infortuni.
- Elastico
Questo elemento è il meno conosciuto in quanto è buona norma che si veda il meno possibile. Viene attaccato successivamente all'acquisto della scarpetta, e ha il compito di evitare che la calzatura scivoli via dal tallone. Viene quindi attaccato in corrispondenza del tendine d'achille.
- Angela.
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